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Iloprost per inalazione nei pazienti con ipertensione arteriosa polmonare


REHAP è un registro volontario, osservazionale spagnolo di pazienti con ipertensione arteriosa polmonare.
È stata analizzata l'esperienza di uso e di efficacia con Iloprost inalato ( inh-ILO ) in condizioni di vita reale durante un periodo di 3 anni.

I pazienti inclusi erano quelli con ipertensione arteriosa polmonare maggiore o uguale a 14 anni reclutati nel periodo 1998-2016 che avevano ricevuto inh-ILO.
Le variabili sono state raccolte all'inizio del trattamento e a 12 / 36 mesi di follow-up.

L'efficacia è stata valutata nella popolazione intent-to-treat come cambiamenti nella classe funzionale e/o nella prestazione fisica e nella sopravvivenza libera da trapianto dall'inizio del trattamento.
È stata anche valutata la sopravvivenza correlata all’interruzione di inh-ILO.

Le sottoanalisi hanno incluso la strategia di trattamento ( terapia di prima scelta, monoterapia o combinazione iniziale o terapia sequenziale ) e il rischio di peggioramento clinico / morte.

Inh-ILO era il prostanoide utilizzato più frequentemente in Spagna.

I pazienti idonei per l'analisi erano 267. L'età media era di 54 anni; il 61% apparteneva alla classe funzionale WHO III.
60 pazienti ( 23% ) hanno iniziato inh-ILO come monoterapia, 27 ( 10% ) come combinazione iniziale e 180 ( 67% ) in modo sequenziale.

Al follow-up a 3 anni sono stati osservati significativi miglioramenti clinici; tuttavia, il tasso di sopravvivenza senza trapianto è stato del 54%, più scarso nei pazienti ad alto rischio ( 63% vs 85% nei pazienti a basso rischio, P minore di 0.001 ) e simile nelle 3 strategie di trattamento.

Solo il 25% dei pazienti è rimasto in cura con inh-ILO.

Tre anni dopo l'interruzione di inh-ILO il tasso di sopravvivenza è stato pari al 24.7%.

In conclusione, i dati di REHAP raccolti durante 3 anni hanno mostrato che loprost per via inalatoria ha bassa efficacia indipendentemente dalla strategia di trattamento utilizzata, con un tasso di sopravvivenza a 3 anni del 54% nonostante significativi miglioramenti clinici, probabilmente a causa dell'uso in pazienti ad alto rischio
Il tasso di interruzione è stato del 75%. ( Xagena2018 )

Del Pozo R et al, Int J Cardiol 2018; Epub ahead of print

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